Visto che il post sulla milonga delle quais a Parigi si
può considerare una specie di recensione, ho pensato: perché non continuare? Quante
volte, prima di entrare in una milonga sconosciuta, mi sono chiesta: «Ne varrà
la pena?». E quindi, ecco i miei personali consigli sulle milonghe che conosco,
frequento o ho frequentato almeno una volta.
Ho deciso, per
incominciare, di stare sul classico: chi non conosce, infatti, l’Amusement
di Padova? È una delle milonghe più
grandi del Triveneto. Ci si balla, principalmente, di venerdì (salvo
festival o lezioni varie). Chi ci va per la prima volta studi bene il percorso:
è un po’ fuori mano, e è facile perdersi per le stradine della campagna
padovana (io, almeno, lo faccio ogni volta)!
La sua particolarità è
che sta sopra una sala da bowling (che comunque di venerdì non
è mai in funzione, a mia memoria), che si attraversa per andare a...
incipriarsi il naso. E quindi, di sopra atmosfere da balera anni Quaranta, di sotto
luci al neon anni Ottanta: un vero e proprio viaggio nel tempo!
Si incomincia a
ballare abbastanza tardi: sconsiglio di arrivare prima delle 10 e mezza, perché
non c’è nessuno; poi gli irriducibili vanno avanti anche fino alle 3 del
mattino.
La cosa veramente
bella di questa milonga, abbastanza rara da trovare in zona, è la possibilità di incontrare sempre gente
nuova: ci sono ballerini che, sfruttando la relativa ‘vicinanza’ a Padova, si
spostano dall’Emilia Romagna, dal Friuli, dalla Lombardia. Per questo motivo,
non è difficile ballare: ci sono, sì, i ‘clan’ che ballano solo tra di loro, o
i ‘capetti’ che vorrebbero fare il bello e il cattivo tempo per meri motivi di
anzianità, ma il fenomeno è abbastanza circoscritto: qui regnano curiosità e
apertura.
Tutte le ballerine che abbiano un minimo di iniziativa riescono a ballare, e ogni sera c’è qualche
bella sorpresa, qualche tanguero
bravo che non si è mai visto e ti invita. Anche perché in questa milonga mirada e cabeceo funzionano! Consiglio a
tutti di provare.
La selezione della musica, in linea con quello che capita
un po’ in tutto il Veneto, è generalmente curata,
e classica. Anche lo stile che va
per la maggiore è il milonguero,
con qualche irriducibile del tango salon.
Il tango nuevo non si vede
praticamente mai (e, nel caso, è ballato male).
trovo ottima l'idea delle recensioni anche perchè quando si va fuori dalla propria zona per piacere o per lavoro ci si porta sempre dietro le scarpe e si cerca una milonga in cui affacciarsi da forestieri.. quindi ecco, affacciarsi avendo già un'idea di cosa si trova è un'ottima cosa!!
RispondiEliminacontinua continua che noi si prende appunti ;-)
Grazie, mia cara, per il sostegno, come sempre! :) E' bello sapere che qualcuno ti legge!
EliminaCiao, piacere di conoscerti,
RispondiEliminanon sono una ballerina di tango, ma trovo questa danza estremamente intrigante.
Mi fa piacere che ti siano piaciuti i miei cactus,
stai tranquilla che non hanno bisogno di nulla.
prova e vedrai che soddisfazione.
Ti ringrazio ancora e complimenti per il tango.....
buona serata, Cinzia
Grazie Cinzia, magari potrei pure provare a fare delle scarpette da tango, che ne dici? :) Buoni lavori e grazie per i mille spunti!
EliminaP.S. Guarda che se il tango ti incuriosisce a Roma d'estate si balla anche per strada, dai un'occhiata agli eventi messi su www.faitango.it! ;)