martedì 3 luglio 2012

10 modi per scaricarlo (con grazia) in milonga

Quale donna può affermare di non aver mai desiderato di aver rifiutato un invito, arrivato magari prepotentemente con un colpo sulla spalla, una volta che si sia trovata in mezzo alla pista, abbarbicata a un polipone puzzolente e forforoso, cercando di sopravvivere a calci e pestoni?
Ecco allora a voi un prontuario di scuse garantite al 100% per rifiutare un invito indesiderato. Dalla scusa più classica (che talvolta è pure vera) a quella più arzigogolata e istruttiva, come togliersi dai piedi (anche per sempre) i ballerini più fastidiosi e inopportuni della milonga!

1.        Mi spiace, ma... ho male ai piedi.
È la scusa più gettonata in assoluto, talmente è verosimile. Ormai però gli uomini hanno mangiato la foglia, per cui molto facilmente torneranno a invitarvi dopo un po’; ma può anche capitare che si offendano a morte per la sua banalità, e allora non li vedrete mai più.
2.       Mi spiace, ma... sto raccogliendo le forze per dopo, sono esausta.
Anche questa scusa è molto gettonata e verosimile. Certo, se manca un quarto d’ora alla fine della serata verrete smascherate facilmente.
3.       Mi spiace, ma... stavo giusto per andare a incipriarmi il naso.
Scusa leggermente démodé, ma sempre piena di grazia. Ovviamente, non serve che andiate davvero a incipriarvi il naso, in bagno potete fare quello che volete, basta perdere quei 5 minuti.
4.      Mi spiace, ma... sto aspettando un’amica.
Scusa tranquilla, che non garantisce però il successo al 100% durante l’intera serata: l’inopportuno potrebbe tornare alla carica più tardi, magari pure con la vostra amica.
5.       Mi spiace, ma... sto aspettando un amico.
Variante leggermente più efficace (e maligna) della precedente: gli uomini in milonga si sentono sempre galletti nel pollaio, quindi ribadire la presenza di un ‘amico’ uomo al vostro fianco scoraggerà l’importuno dall’invitarvi ancora.
6.       Mi spiace, ma... ballo solo Antonio Bonavena/Francisco Rotundo/José Servidio (o qualsiasi direttore o compositore misconosciuto...).
Fate un giro su todotango.com per prendere ispirazione. Questa scusa non funziona se il seccatore è un fissato di musica e la conosce più di voi; onde evitare che torni a invitarvi durante la serata, quando parte la tanda di Antonio Bonavena/Francisco Rotundo/José Servidio, mettetevi d’accordo con il musicalizador.
7.       Mi spiace, ma... ho fatto voto di castità tanguera, posso ballare solo con mio marito.
Questa scusa non dà spazio a fraintendimenti. E del resto, se il tango è una religione, perché non dovrebbe avere i suoi fanatici?
8.       Mi spiace, ma... ballo solo con gli uomini vestiti a pois rossi e verdi, con la cresta punk.
Scusa quasi lirica, anche perché consente una grandissima libertà espressiva: potreste voler ballare solo con clown con sei dita, pirati con una gamba di legno, pompieri in divisa...
9.       Mi spiace, ma... non sono una campionessa di apnea, non credo di farcela 10 minuti senza respirare.
Scusa sottilmente insinuante, forse al puzzone cronico potrebbe servire una scusa più esplicativa. Ma in fondo, se non si lava, fatti suoi. Basta che non pretenda di ballare con voi.
10.    Mi spiace, ma... sono allergica alla forfora.
Non si può provare nient’altro che venerazione nei confronti delle caritatevoli sacerdotesse della dea Igiene che usano questa scusa, sacrificando la loro potenziale tanda in nome di un Bene superiore, avendo ripercussioni positive per l’intera comunità delle ballerine!

10 commenti:

  1. Credo che le userò, soprattutto con i mestrini del tango!!!

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    1. Ossignore, che ti hanno fatto di male?
      Comunque mi sa che dovrò fare un secondo round di scuse. ;-)

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  2. che risate!senti pero' io aggiugerei anche la strategia del "1 ballo e via" che per me scoraggia molto di piu' di un no :)

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    1. Guarda, Tanita, girando per blog ieri ho trovato il FANTASMAGORICO blog di Pausatango (lo trovi nella mia blogroll qui a sinistra, o forse lo conosci già). Anche lui ha collezionato, da uomo, un bel po' di "no" fantasiosi e irresistibili! :)
      Comunque la tua strategia è davvero malvagia. Io ce la faccio a dire un no preventivo, ma una volta che sono in ballo... ballo! Dovrò lavorare su questo. :)

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  3. guarda però certe scuse a volte vanno anche fatte bene, io ho assistito a una scena tempo fa molto brutta, una viene invitata da un ballerino, era fine serata e c'era più poca gente e lei gli ha detto "no guarda son troppo stanca scusa" passa neanche un tango e arriva il superballerino, il più bravo che abbiamo qui e la invita e lei ci balla subito.. ecco secondo me se si usano certe scuse bisogna anche pagare pegno e star ferme quella tanda.. anche se costa.. poi sicuramente io non sono ferrata sull'argomento visto che ballo da nemmeno due anni e a dire no per ora non son proprio capace, finora gli incubi me li sono tolti non dando loro soddisfazione ovvero quando becchi quei manovratori che ti torcono per farti fare secondo loro cose fantasmagoriche tu non le fai, lui pensa di non aver marcato bene, riprova qualche volta e poi desiste, a fine tanda non sarà soddisfatto e molto facilmente almeno per un po' ti lascerà stare! sbaglio? a me finora funziona

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    1. Cara Pasticciona,
      in effetti, nella realtà hai ragione. Il mio è un post più ironico che altro. Per la mia esperienza, posso dirti che la miglior scusa è... nessuna scusa. Se un uomo mi invita senza mirada, cioè verbalmente, e io gli dico di no, non aggiungo nessuna spiegazione. E mi sento perfettamente libera di ballare con chiunque altro, dopo. Anzi, qualche volta ho detto di no, spiegando che stavo mirando un altro. Così magari gli uomini capiscono che è sempre meglio invitare con la mirada! Perché nel tango si deve ballare insieme perché si ha piacere di farlo, non perché ci si sente obbligati, dall'educazione o dal timore di far brutta figura a dire di no. E del resto, se un uomo si attenesse alla semplice regola di ballare solo con le ballerine che lo guardano e gli sorridono, sono convinta che i "no" ricevuti in una serata si ridurrebbero drasticamente!
      Per i sensi di colpa, ti capisco, perché ci sono passata anch'io. Diciamo che qualcosa si impara anche dai peggiori (e bada bene, non intendo i principianti, che anzi vanno aiutati e incoraggiati, ma i maleducati e gli esibizionisti!): l'equilibrio, ad esempio, oppure si affina la sensibilità a qualsiasi tipo di marcatura.
      E per i manovratori, in effetti anche la tattica della "gnorri" funziona; però non credere che i tipi così facciano autocritica e pensino di non aver marcato bene! Semplicemente, torneranno al posto con la convinzione che sei "troppo principiante" per loro, e che quindi gli fai fare brutta figura. :P

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  4. malvagia, dici? non credo..anzi, do' una possibilita' al ballerino che dicendo no, gli negherei. chi lo sa come balla davvero se non ci ho mai ballato? ti e' mai capitato di essere favorevolmente sorpesa? in nove anni mi e' successo anche questo e tutti e due ci abbiamo guadagnato!

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    1. In effetti, hai ragione pure tu. Ma se uno è maleducato lo vedi subito, ancora prima di ballarci insieme...
      Le belle sorprese però ci sono sempre, per fortuna! :)

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  5. Ciao Raccontango, ho scoperto ora il tuo blog e mi ci butterò a capofitto, se non altro perché sei la prima ad aggettivarmi "fantasmagorico" :) :), un abbraccio tanguero e spero che bazzichi ancora Parigi (vivo qui ora), magari ci si vede allo Chantier
    Pausatango.

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    1. Wow, che bello essere letti dai propri blogger preferiti! :)
      Perché, Pausatango, il tuo blog è davvero forte, curato e originale, e sono tre qualità che apprezzo tantissimo!
      Io purtroppo non vivo più a Parigi, ma quando ci passerò non mancherò di fare un fischio per andare allo Chantier.
      A presto, buoni tanghi!

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