La tecnica, nel tango argentino, conta veramente? Il tango è una danza piena di passione e sentimento. Allora perché parliamo di tecnica? Tecnica e passione non sono come il diavolo e l'acqua santa? La passione è calda, coinvolgente, ricca di emozioni e sentimenti. La tecnica è considerata fredda, distaccata, "senza cuore". Quindi bisogna ballare un tango tecnico o passionale? O forse entrambi? Che relazione c'è tra la tecnica e l'emozione? Dipendono l'una dall'altra?
In questo articolo, che ho tradotto per tutte le tanguere e i tangueri italiani, l'insegnante Veronica Toumanova ci fornisce una dettagliata analisi sull'importanza della tecnica nel tango argentino.
In questo articolo, che ho tradotto per tutte le tanguere e i tangueri italiani, l'insegnante Veronica Toumanova ci fornisce una dettagliata analisi sull'importanza della tecnica nel tango argentino.
Mina al Klima, foto di Roberto Zanoni. |
Perché la tecnica nel tango conta veramente e perché spesso non conta
Il commento che sento fare da un ballerino (che sia uomo o donna) la maggior parte delle volte nei confronti di un altro è questo: “Sai, mi è veramente piaciuto ballare con lui o lei. Può non essere il migliore ballerino o la migliore ballerina in sala, o forse anche molto lontano da questo, ma ha veramente un bel…” (e qui segue un aspetto del ballo della persona come l’abbraccio, la connessione, la musicalità, la presenza, l’energia, la passione e così via).
Come vedi, in parte è questione di tecnica, ma in gran parte non lo è. Spesso le persone sottolineano che è piacevole nonostante la mancanza di tecnica. Quindi che cosa dà alle persone il desiderio di ballare con qualcuno che può essere a un livello tecnico inferiore al loro, o con praticamente nessuna tecnica? Cosa li tiene appiccicati al ballerino o alla ballerina che conoscono invece di provare qualcun altro? Che cosa li spinge a scegliere un nuovo partner per il ballo tra tutti quelli seduti lì intorno?
La formula per ballare bene il tango: fattore umano e tecnica
Io lo chiamo il "fattore umano". Per me, la formula corretta è “fattore umano + tecnica = buona esperienza di tango". Quindi, qual è "fattore umano" nel tango?Prima di tutto, è il modo in cui ti relazioni con te stesso. Il modo in cui ti vedi, ti senti e presenti te stesso. Il modo in cui ti piaci, non ti piaci, ami o disprezzi te stesso. Il modo in cui ti senti rispetto al tuo ballo, alla tua tecnica, al tuo aspetto, alla tua femminilità, mascolinità, postura o al tuo livello. Il fattore umano ha a che fare con quanto ami te stesso e quanto di questo amore risplende attraverso la tua presenza. Ha a che fare con quanto sei sicuro nel mostrare te stesso, perché quando balli, tutti vedranno la persona che sei nella sua interezza. Ci vuole coraggio a mostrare te stesso in questo modo. Come ha detto un insegnante di flamenco:
“Non puoi imparare a muoverti esprimendo bellezza se in fondo a te stesso sei convinto di essere brutto”.
Nessun insegnante può insegnarti bene il tango se non ami il tuo corpo. Se sei alle prese con la tecnica, forse la cosa giusta da fare, non è imparare meglio un ocho, ma prima di tutto imparare come amare e ammirare il tuo corpo. Sei pronto a goderti il tuo ballo, o sei solo alla ricerca degli errori? Ti sei messo in un buono stato d’animo prima di arrivare alla milonga? Ti stai prendendo la responsabilità di come ti senti in ogni momento?
La seconda importante componente nel “fattore umano” è il modo in cui ti relazioni con gli altri. L’amore produce amore. Negli specifici termini del tango questo significa: quanto sei capace di abbracciare un’altra persona in modo confortevole e stare con quella persona tramite il ballo? Quanto abile sei nell’ascoltare un altro corpo, un’altra musicalità? Quanto sei sensibile al tuo equilibrio e a quello dell’altro?
Quanto sei disposto a perdonare quando l’altra persona non è all’altezza delle tue aspettative? Usi un’altra persona solo per il tuo piacere personale?
La differenza tra semplicemente ballare e ballare insieme è la stessa tra fare sesso e fare l’amore.
Entrambi possono essere molto piacevoli, ma non sono la stessa cosa. E sì, essere attraenti (o attratti) sessualmente nei confronti di altre persone fa anche parte della relazione con loro, parte del tango, parte di questa esperienza. Così come rispettare il diritto dell’altra persona di non voler ballare con te.
Il fattore umano nel tango ha a che fare con la connessione con te stesso e con l’altro. Ma c'è anche un'altra componente importante: la connessione col ballo stesso. La connessione con il ballo avviene attraverso la musica. Il ballo non è un’esecuzione di movimenti di specifiche parti del corpo. Il ballo esprime l'immaginario musicale (energia, umore, struttura, ritmo, melodia) di tutto il tuo essere. Alcune persone hanno una naturale capacità di fare questo, e per loro imparare la tecnica migliorerà solo questa capacità. Altre persone non hanno questa capacità naturale, e per gli insegnanti di tango la cosa più difficile in realtà non è come insegnare il movimento corretto, ma come insegnare alle persone a ballare veramente.
Ci si può godere il tango anche con pochissima tecnica? Assolutamente sì! Se sei un ballerino avanzato, questo significa solo che come principiante ti sei divertito un sacco. Altrimenti non avresti continuato. Devi imparare la tecnica per goderti il tango? Mettiamola così: nessuno ha mai sofferto di un eccesso di tecnica, ma mi capita di incontrare ogni giorno ballerini che soffrono di carenze tecniche.
Un buon insegnante di tango argentino ti aiuterà a migliorare sia la tecnica sia il fattore umano.
Come ballerino e insegnante, Eric Franklin scrive:
"La tecnica più importante nella danza è l'amore per la danza.”
Un vecchio amico una volta ha detto: “Sai, mi ricordo come ci siamo conosciuti, tanti anni fa. Tu eri quella nuova ragazza carina che guardava la pista da ballo, ipnotizzata da tutti quei ballerini così “cool”. Io ero uno di loro, ero cool, avevo esperienza, ballavo già da così tanto tempo - ben due anni! Mi sentivo già così esperto che cominciavo a dimenticare perché dovevo godermela. Ti ho invitato. Tu eri così chiaramente una principiante, non sapevi neanche cosa fosse un ocho. Ma ballare con te mi ha fatto capire cosa stavo cercando nel tango. C’era così tanto ballo in te. Eri così intensa, tu davi completamente te stessa. Ricordo di essere uscito dalla pista da ballo dicendo a me stesso: da ora in poi, questo è quello che voglio.”
Adesso che hai finito di leggere l'articolo, cosa ne pensi? La tecnica, nel tango argentino, conta veramente? Faccelo sapere nei commenti!
Fonte: http://www.verotango.com/
Articolo e traduzione di Stefano Cucchi.
Sono una principiante e mi riconosco molto in questo articolo. Ci sono tandas in cui mi sento tutt'uno con il mio ballerino. C'è sentimento, passione, allegria, rapimento ed affetto. E quando comincerò a padroneggiare la tecnica potrò goderli ancora meglio.
RispondiEliminaBravissima! La tecnica è importante, basta non sopravvalutarla... Quante volte ti "rimane" di più una tanda con un ballerino non bravissimo, ma magari con uno splendido abbraccio, e invece soffri con uno superbravo ma con il quale magari non ti senti a tuo agio... Buone esperienze in milonga!
Elimina